16 novembre - ore
21.00
Teatro Due, Sala
Grande – Viale Basetti, 12/a - Parma
Jim
Black Trio (USA,
Austria)
Elias
Stemeseder/pianoforte
Thomas
Morgan/contrabbasso
Jim Black/batteria
Jim Black è un
batterista che non ha bisogno di presentazioni. Dotato di una tecnica superiore
e di una consapevolezza che gli ha permesso di interpretare mille atmosfere con
credibilità e preparazione, si lancia in una nuova avventura; anzi, si bagna in
un nuovo fiume: e la composizione di quest’acqua, come vuole la migliore
tradizione jazzistica, non ha nulla a che fare con quella del fiume
precedente.
Reduce
dall’esperienza e dal successo degli AlasNoAxis che lo vedeva alle prese con un
ambiente energico ed elettrico con dei momenti quasi rock, ora il batterista
ricerca nella direzione opposta: cosa di meglio, quindi, del trio
piano-contrabbasso-batteria con cui il jazz ha costruito l’impalcatura della
propria storia?
E così, ecco il
batterista delle mille scorribande elettriche dei già citati AlasNoAxis, delle
atmosfere balcaniche del Tiny Bell Trio di Dave Douglas e delle collaborazioni
preziose con Uri Caine che hanno dato frutti prelibati e diversissimi (dalle
sorprendenti riletture di Gershwin ad un elettronico hommage a Luciano Berio),
che ad un tratto, per sua stessa ammissione, si fa swing. Uno swing particolare,
moderno, interattivo, che non ha nulla a che vedere con la precisa e ripetuta
scansione ritmica nota ai più, ma che comunque è sempre pulsante sotto pelle, è
sempre avvertibile all’orecchio attento.
Ad affrontare
l’impresa con lui il pianista ventenne austriaco Elias Stemeseder, conosciuto da
Black quattro anni fa ai Jazz Workshop di Salisburgo, quando il musicista non
aveva che sedici anni. Personalità musicale dalla sensibilità moderna, il
giovanissimo Stemeseder si inserisce egregiamente nell’atmosfera ampia e
spaziata delle nuove composizioni di Black, pensate appositamente per questa
formazione completata da Thomas Morgan, uno dei più quotati contrabbassisti
newyorkesi.
Una nuova
formazione che non ha deluso le aspettative nei recenti tour e che si conferma
come una nuova realtà che per l’ennesima volta unisce con successo le esperienze
formatesi al di qua ed al di là dell’Atlantico.